In occasione della Giornata mondiale della salute 2017, l'Alleanza europea per l'occupazione e il lavoro nella salute mentale (EUMH Alliance) chiede una migliore promozione e prevenzione della salute mentale sul lavoro. L'Alleanza ritiene che investire nella promozione della salute mentale, nella prevenzione e nel recupero da problemi di salute mentale e nella riduzione dello stigma sul lavoro sia la chiave per società eque, sane e in crescita.

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La depressione è una sfida per le persone che la vivono e per chi gli sta vicino, ma è anche un enigma per i sistemi sanitari e i mercati del lavoro europei. La depressione è comune, con una persona su sette che può sperimentarla e comporta costi personali, sociali ed economici significativi. I costi della depressione correlata al lavoro negli Stati membri dell'UE hanno rappresentato quasi 620 miliardi di euro nel 2012, compreso l'assenteismo dei dipendenti e la perdita di produzione economica. Per costruire economie forti ed eque e luoghi di lavoro resilienti, è urgentemente necessaria un'azione sulla salute mentale sul posto di lavoro.

La depressione è uno dei problemi di salute mentale più comuni in Europa e nel mondo e rappresenta fino al 50% dei casi a lungo termine di congedo per malattia e disabilità. Fino al 70% delle persone con depressione non cerca aiuto e sostegno e meno della metà riceve cure. Pertanto, l'Alleanza EUMH è lieta di vedere che l'Organizzazione Mondiale della Sanità riconosce la depressione come una delle principali preoccupazioni per la salute pubblica.

Affrontare la depressione negli ambienti di lavoro significa prevenire i rischi psicosociali sul posto di lavoro, promuovere la resilienza e il benessere, consentire la diagnosi precoce di problemi di salute mentale, sostenere la riabilitazione dei lavoratori che affrontano problemi di salute mentale e ridurre lo stigma.

C'è un ruolo importante per tutti sul posto di lavoro. I manager dovrebbero promuovere una cultura dell'apertura in cui i dipendenti siano supportati nei momenti di cattiva salute e di ritorno da un congedo per malattia. I colleghi dovrebbero essere consapevoli della realtà della malattia mentale e non essere guidati da pregiudizi. I dipendenti devono sapere che, come per le malattie fisiche, esiste una rete di sicurezza sociale e su cui si può fare affidamento. Ciò è particolarmente importante per i lavoratori provenienti da contesti svantaggiati, che spesso non dispongono di strumenti per aumentare la propria resilienza.

L'EUMH Alliance raccomanda una serie di misure per sostenere le persone che affrontano difficoltà di salute mentale sul lavoro e ridurre al minimo l'impatto sul mercato del lavoro, tra cui:

  • Aumentare la formazione organizzativa e il supporto per i manager per riconoscere i primi segni di depressione (e altre difficoltà di salute mentale correlate) nei dipendenti.
  • Implementare campagne anti-stigma sul posto di lavoro.
  • Garantire una promozione mirata della salute mentale a tutti i livelli di lavoro, in modo che le persone di diversa estrazione socioeconomica possano trarre vantaggio da un maggiore benessere.
  • Stabilire meccanismi che supportino coloro che hanno bisogno di ferie prima di tornare al lavoro.
  • Aumentare il coinvolgimento tra datori di lavoro, responsabili politici e sostenitori per trovare soluzioni che diano potere ai lavoratori e avvantaggiano i datori di lavoro.