EuroHealthNet risponde alla consultazione sulla Strategia globale per la salute dell'UE
EuroHealthNet ha risposto al Strategia globale dell'UE per la salute. La strategia affronterà i fattori che incidono sulla salute per consentire all'UE di affrontare meglio le disuguaglianze sanitarie e respingere le minacce globali, il tutto sulla base dei suoi impegni per i diritti umani e l'equità sanitaria. EuroHealthNet raccomanda che, affinché la strategia abbia successo:
- L'UE dovrebbe legare strettamente la sua strategia sanitaria globale ad altre politiche dell'UE con rilevanza diretta per la salute globale, comprese la politica commerciale, la politica ambientale (ad esempio, il cambiamento climatico) e la politica alimentare e agricola;
- L'Europa deve dare l'esempio in molti settori della salute pubblica (ad esempio, accesso universale all'assistenza sanitaria, digitalizzazione, affrontare le disuguaglianze di salute fisica e mentale, uguaglianza di genere e diritti dei bambini), date le notevoli risorse di cui dispone in relazione a molte altre regioni del mondo;
- Garantire l'allineamento della strategia sanitaria globale con il Programma di lavoro europeo 2020-2025, per sostenere il multilateralismo con l'OMS al centro. In linea con la richiesta del Direttore Regionale dell'OMS per l'Europa per un approccio "a doppio binario", la strategia sanitaria globale dovrebbe supportare un'adeguata risposta e preparazione alle emergenze, sostenendo anche investimenti sufficienti in programmi e servizi sanitari equi, quotidiani, essenziali;
- Strumenti come il Semestre europeo (con i relativi link al Sviluppo Sostenibile Obiettivi (SDG) e Piani di recupero e resilienza (RRP)) dovrebbero essere utilizzati per migliorare e rafforzare il coordinamento tra gli Stati membri a livello globale, nazionale e regionale.
EuroHealthNet sottolinea come l'UE debba essere più attiva nel definire l'architettura sanitaria globale globale in un ambiente geopolitico spesso "turbolente". L'UE deve sostenere che le priorità della strategia sanitaria globale "orientino" le priorità politiche (e le priorità di finanziamento) delle strutture di governance internazionale (ad esempio, il G7/G20). Deve inoltre incoraggiare il passaggio dai tradizionali approcci biomedici alla salute a quelli che incorporano gli impatti e le risposte politiche necessarie per affrontare le numerose sfide globali (ad esempio, aumento del costo della vita, crisi umanitarie) che stiamo affrontando oggi.
Trovate la risposta completa alla consultazione qui.