Le strategie più efficaci per migliorare la salute delle persone che vivono in situazioni isolate e vulnerabili nell'Unione europea sono state discusse e pubblicate al Vulnerabile conferenza questa settimana.

Durante l'evento sono stati pubblicati documenti tematici sulle principali sfide sanitarie che gli europei devono affrontare in situazioni vulnerabili. Più di 100 partecipanti, tra cui professionisti della salute e dell'assistenza sociale e responsabili politici della DG Empl e Sante della CE, tra gli altri, hanno discusso i problemi e le risposte in quattro workshop alla conferenza VulnerABLE.

I partecipanti si sono impegnati in vivaci discussioni intorno a quattro aree tematiche principali:

  • Approccio universale all'assistenza sanitaria. Si è discusso della capacità di risposta alle mutevoli esigenze e dell'importanza di “rendere visibile l'invisibile”, nonché della nuova sfida posta dalla crescita della consulenza digitale. È emersa la necessità di una maggiore collaborazione da parte dell'UE e degli Stati membri fino ai professionisti e al livello dei pazienti.
  • Approcci multisettoriali. Sono stati menzionati i modi per cementare progetti isolati a breve termine all'interno delle strutture di governo, con l'apprendimento dai gruppi della comunità evidenziato come un aspetto importante. Gli esperti hanno convenuto che l'equità era necessaria in tutte le politiche per affrontare le disuguaglianze sanitarie, non solo nell'assistenza sanitaria e sociale.
  • Affrontare bisogni reali. È stata affermata l'importanza della coproduzione nella progettazione e fornitura di servizi e politiche per il successo, in cui gli individui dovrebbero essere visti come gli esperti in ciò di cui hanno bisogno; “la loro priorità deve essere la tua priorità per far funzionare gli interventi”. Dobbiamo identificare le 'radici delle cause' della vulnerabilità e sviluppare una comprensione più profonda della complessità dei problemi.
  • Affrontare i determinanti socio-economici della salute. È stata segnalata cautela nei casi in cui gli investimenti in un'area potrebbero portare a una riduzione dei fondi in un'altra, portando a discussioni su pratiche di successo che non si rivolgono direttamente alla salute ma hanno un effetto indiretto. Gli esperti hanno sottolineato l'importanza di lavorare "a monte" e di comprendere il linguaggio del decisore politico in modo che le strategie possano essere influenzate.

La conferenza si è conclusa con la Commissione Europea che ha sottolineato le opportunità derivanti dalla potenziale proclamazione del Pilastro Europeo dei Diritti Sociali. Il nuovo Joint Action sulle disuguaglianze sanitarie (a partire dal 2018) dimostra un impegno costante nella prevenzione della vulnerabilità; si baserà sul lavoro di questo progetto e sul lavoro precedente condotto nell'ambito del gruppo di esperti sui determinanti sociali e le disuguaglianze sanitarie.

 

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