Dichiarazione congiunta: 100 miliardi di euro per la spesa sociale? Il diavolo è nei dettagli
Come coalizione di servizi sociali europei, ONG, fornitori di servizi pubblici, sindacati, attori della formazione permanente e dell'economia sociale, esortiamo l'UE a garantire che la sua ambizione di sradicare la povertà sia accompagnata dal giusto mix di politiche, azioni coordinate e finanziamenti sufficienti e garantiti. I 100 miliardi di euro proposti per la spesa sociale nel prossimo bilancio dell'UE possono sembrare promettenti. Tuttavia, senza linee di bilancio dedicate, stanziamenti per l'inclusione sociale e obblighi vincolanti, rischiano di fornire un sostegno inferiore rispetto all'attuale FSE+ e di indebolire gli investimenti nelle persone.
Sottolineiamo l'urgente necessità di rafforzare il FSE+ come pilastro degli investimenti sociali in Europa, tutelare i finanziamenti per l'inclusione sociale e la povertà infantile e garantire che i nuovi Piani di Partenariato Nazionale e Regionale (PNR) non diluiscano le garanzie precedentemente garantite ai gruppi vulnerabili. Un coinvolgimento significativo delle autorità regionali e locali, della società civile e degli attori dell'economia sociale è essenziale per riflettere le diverse esigenze, rafforzare le iniziative locali e garantire la responsabilità. Sono necessarie garanzie chiare, un monitoraggio trasparente e parametri comparabili per monitorare i progressi verso gli obiettivi di riduzione della povertà dell'UE per il 2030 e il 2050.
Un impegno politico costante è fondamentale per garantire che i diritti sociali siano considerati prioritari nel prossimo quadro finanziario, puntando a un accesso equo ai servizi essenziali e a un impatto sociale duraturo.
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